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L'acqua fa male

Acqua e gasolio, al pari di acqua e benzina, non vanno d'accordo: la presenza di acqua nel combustibile determina l'irregolare funzionamento del motore e il danneggiarnento dell'impianto d'iniezione. Se l'acqua è tanta, il motore si ferma subito; se, invece, l'inquinamento è più blando non ci sono sintomi evidenti, ma basta una sosta di un paio di giorni per arrugginire i componenti della pompa d'iniezione, così da rendere necessaria la revisione o addirittura la sostituzione completa, se non sono disponibili i pezzi di ricambio. La quantità di acqua ammessa dalle norme è ridottissima: solo lo 0,02%, ma nella pratica anche per valori un po' superiori non si manifestano problemi. L'inquinamento del gasolio con acqua è un'eventualità abbastanza rara, al pari della contaminazione con particelle di sporco presenti nelle cisterne di stoccaggio, eventualmente rimosse dal fondo e non trattenute dai filtri dell'erogatore. Nel caso ciò si verifichi, è giuridicamente responsabile il gestore dell'impianto, che si avvale dell'appoggio della compagnia, la quale invia un tecnico per la verifica del danno e l'analisi del combustibile.

Iniezione bloccata

Un'altra insidia oggi può danneggiare i sistemi d'iniezione. Le parti in movimento dell'impianto si affidano per la loro lubrificazione esclusivamente al gasolio, che infatti ha un certo potere lubrificante. Dall'ottobre '96, il tenore di zolfo nel gasolio è stato ridotto a 500 parti per milione e il processo di desolforazione comporta anche la diminuzione del potere lubrificante. Per fronteggiare Il problema, le compagnie petrolifere e i costruttori degli impianti d'iniezione hanno concordato un metodo di prova e il valore minimo del potere lubrificante del combustibile; esso non è ancora ufficiale, ma è rispettato aggiungendo in raffineria sostanze apposite. Può accadere, però, che le pompe d'iniezione vengano seriamente danneggiate: talvolta il problema si manifesta col fatto che il motore non si spegne, poiché il materiale asportato per usura blocca l'elettrovalvola che interrompe l'afflusso di gasolio, ma nei casi peggiori la pompa si blocca completamente. Purtroppo il danno si verifica dopo un certo periodo dal rifornimento e quindi è difficile risalire al fornitore del combustibile.

Come va l'olio ?

I motori diesel possono manifestare un consumo di olio elevato nel periodo di assestamento. Per garantire una lunga durata si ricorre oggi a segmenti del pistone su cui viene deposto un sottile strato di materiale resistente all'usura: tale tecnica consente di raggiungere percorrenze molto elevate, ma, proprio per questo, i segmenti faticano ad assestarsi. Possono essere necessarie perfino 250 ore di funzionamento, corrispondenti a 15/20.000 km, per garantire la tenuta perfetta e quindi il consumo dì lubrificante minimo, che può ridursi anche da 2 a 0,3 litri ogni 1000 km. Il progetto dei segmenti sta quindi evolvendo per ridurre al minimo i tempi di adattamento: oggi si arriva a circa 100 ore, ma in futuro si ridurranno ancora. Altra cosa è il consumo dovuto a errori di montaggio e a tolleranze di lavorazione troppo elevate: in tal caso non c'è miglioramento nel tempo. Chi sperimenta sul proprio motore consumi elevati, quindi, deve fare attenzione, perché, se non si tratta di assestamento, come spesso sostenuto dalle officine, e la garanzia scade, l'eventuale riparazione è a carico del cliente, a meno che egli, no non possa dimostrare che il problema si era manifestato prima.

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