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Giovedì 14 Settembre 2006

Roma è ancora la Capitale delle auto. Lo rivela un rapporto ...

Roma è ancora la Capitale delle auto. Lo rivela un rapporto di Aci ed Eurispes sulla mobilità in Italia: nella Città eterna il numero delle automobili è quasi uguale a quello dei residenti. Secondo lo studio i romani non usano la bici, prendono poco i taxi e considerano migliorabile il trasporto pubblico. Ma l’assessore capitolino alla Mobilità Mauro Calamante ricorda: «Stiamo facendo grandi sforzi». Intanto ieri ha riaperto il cavalcavia di Portonaccio, ma domani la città sarà messa a dura prova dallo sciopero dei mezzi pubblici. E nel fine settimana, all’aeroporto di Pratica di Mare, spettacolo per l’Open Day dell’Aeronautica militare.

 

Alla Capitale il record italiano. Domani sciopero dei trasporti

Roma, un’auto per abitante

Roma caput auto. Secondo i dati forniti da uno studio Aci-Eurispes sulla mobilità, a Roma ci sono oltre tre milioni di veicoli, di questi due milioni e mezzo sono auto: circa una per ogni abitante. Un primato nazionale. Inoltre nella Città eterna si registra uno scarso uso dei taxi, un’antipatia verso le strisce blu e i mezzi pubblici e un totale inutilizzo delle bici, mentre ogni romano in media trascorre un’ora al giorno in auto.

 

Tutti in auto, un’ora al giorno

Il romano odia le strisce blu e i mezzi pubblici e non trova i taxi

di FABIO ROSSI

Non amano le strisce blu, tranne quelle sotto casa propria, ma hanno interiorizzato l’utilità della Ztl, e passano tra i 15 e i sessanta minuti al giorno in macchina. Per gli spostamenti niente bicicletta, pochi
taxi e, quando è possibile, meglio evitare i mezzi pubblici. È il vecchio stereotipo del romano inchiodato al volante e schiavo delle quattro ruote? Niente affatto: la radiografia è molto attuale, e arriva dal primo rapporto Aci-Eurispes sulla qualità della mobilità delle province italiane, che contiene anche un focus sulla città eterna.

I dati di Roma. Secondo lo studio il 77,6 per cento dei romani si sposta prevalentemente per motivi di lavoro e l’84,2 lo fa ogni giorno, soprattutto con la macchina. La bicicletta è un oggetto misterioso per il 76,7 per cento dei romani, che in maggioranza (62,5 per cento) non usano nemmeno il motorino. L’indice di gradimento delle auto, invece, sfiora l’80 per cento: il 32,2 la usa «sempre», il 23 «spesso» e un altro 23 «qualche volta». E, sorpresa, l’86,2 per cento dei romani dice di non essere mai stato coinvolto in un incidente stradale. L’entusiasmo cala notevolmente quando si passa al mezzo pubblico: il 34,4 per cento dei romani sale qualche volta su bus o tram, il 44,7 prende la metropolitana. Ma ben il 23,7 dichiara di non salire mai su un mezzo pubblico. Non solo, la maggior parte dei romani (il 57,2 per cento) non prende mai il
taxi. Chi usa un mezzo pubblico lo fa spesso perché non possiede un proprio mezzo (46,8 per cento). Il 35,3 afferma di aspettare il mezzo alla fermata dai 6 ai 15 minuti, il 18 oltre i 30 minuti. Più della metà degli intervistati ritiene che debba essere affrontata l’insufficienza del servizio pubblico, che ritiene «abbastanza peggiorato». Promosse invece la Ztl e la fascia verde per contrastare l’inquinamento, mentre vengono bocciate le strisce blu perché «non facilitano la possibilità di trovare posti». Nella ricerca di un parcheggio in centro, poi, il 79,5 per cento impiega a trovarlo più di 10 minuti. Più della metà dei romani pensa che le corsie preferenziali per i mezzi pubblici siano molto diffuse, anche se il 53,3 per cento ritiene che il presidio sia inutile, «perché insufficiente e svolto da personale impreparato».

Le classifiche nazionali. Sulle 103 province italiane, Roma si piazza al 33esimo posto della classifica della qualità della mobilità. Lontanissimo dalle inarrivabili Aosta e Siena, ma meglio delle altre metropoli italiane come Milano, Napoli e Torino. Roma ha il primato italiano di veicoli complessivamente circolanti (3.269.466), di motocicli (366.850), e di auto (2.583.009). Tra i punti deboli della Capitale, secondo il rapporto Aci-Eurispes, ci sono il soccorso stradale e le ambulanze, appena 0,19 ogni 1000 abitanti. Roma è al primo posto, invece, per l’estensione della Ztl, quasi 700 ettari, mentre è seconda dopo Venezia per quanto riguarda le aree pedonali. Male la qualità dell’ambiente e la sicurezza dei cittadini, con Roma all’85esimo posto, e inadeguato il monitoraggio della qualità dell’aria. In crescita, invece, piste ciclabili e aree verdi. Spetta a Roma uno dei primi posti, il quinto, per l’età media più bassa dei bus urbani (6,35 anni), ma si evidenzia una carenza nella rete stradale percorsa da autobus (163,2 chilometri di linee per 100 chilometri quadrati) che la colloca al 60esimo posto. Forti criticità anche per quanto riguarda i parcheggi.

Le reazioni. «I dati ci dicono che il problema della mobilità ha carattere nazionale e non risparmia nessuno - commenta l’assessore capitolino alla Mobilità Mauro Calamante - Roma sta facendo grandi sforzi per affrontare con misure strutturali il problema del traffico. In questi anni, oltre a Ztl e pedonalizzazioni, è stato lanciato un programma molto importante sul piano strutturale, con metropolitane e corridoi della mobilità, ma anche soluzioni per il breve periodo, come la protezione delle corsie preferenziali». Secondo Legambiente la soluzione «è lo stop al traffico privato, via libera a quello pubblico e incentivi per la mobilità sostenibile». Per il capogruppo regionale della Dc Fabio Desideri il rapporto è una «bocciatura completa per il Campidoglio». E il consigliere comunale di An Fabio Sabbatani Schiuma chiede che «i tassisti non siano il capro espiatorio di politiche sulla mobilità completamente sballate».