Le FAQ (frequently asked questions) del cliente del taxi 

1-la tariffa dei taxi decorre dal momento della partenza? Mi è capitato che un taxi, giunto al mio indirizzo di partenza, dove lo attendevo, aveva già il tassametro a 8 euro, conteggiati dal luogo dove si trovava il taxi stesso al momento della mia chiamata.
2-perché il tassametro non parte da zero? È corretto quando la quota fissa di partenza è pari a 2,33 euro?
3-gli autonoleggi con autista non hanno una tariffa imposta?
4-perché è così difficile trovare un taxi che accetti la carta di credito?
5-ho dimenticato una borsa all'interno del taxi, a chi devo rivolgermi? 
6-il tassista è tenuto ad emettere ricevuta fiscale per l'importo incassato a fronte del servizio? 
7-come si può ottenere la fattura, qual'è l'eventuale articolo che regola questa situazione?
8-quando scioperano i mezzi pubblici, anche i taxi scioperano?
9-c'è un supplemento di costo aggiuntivo per la chiamata telefonica del taxi?
10-come si fa a sapere il numero di telefono per chiamare il taxi in ogni città?
11-una volta un taxista mi ha detto che l'indirizzo dov'ero diretto era fuori dal limite di tariffa e che avrei dovuto pagare un sovrapprezzo. Che significa?
12-quando chiamo un radio-taxi mi chiedono nome, indirizzo e numero di telefono, come la mettiamo con la privacy?
13-perché non si può sapere in anticipo il prezzo del taxi per un dato percorso?
14-se venisse abolita qualsiasi licenza e liberalizzato veramente il settore ciò non creerebbe un bel po' di concorrenza a tutto beneficio dell'utente?
15-come funziona il nuovo sistema di pagamento per i disabili di Roma?
16-avevo bisogno di avere delle informazioni riguardanti il numero dei taxi a Milano e i loro consumi. Se mi potete fornire voi queste informazioni o se mi potete cortesemente dire dove le posso reperire.

17-sto svolgendo una tesi sul tema di Disegno Industriale alla facoltà di Architettura di Pescara che riguarda il progetto di una vettura Taxi-Bus.

L'introduzione al progetto riguarda una raccolta di dati statistici inerenti al movimento annuo dei mezzi pubblici. Vi pregherei gentilmente di inviarmi delle informazioni inerenti alle vetture Taxi circolanti nella città di Roma con dati riguardanti:

 

-n° tot. delle compagnie o cooperative presenti sul territorio

-n° di vetture tot. presenti sul territorio

-n° dei passeggeri che usufruiscono dei mezzi taxi annualmente (valore approssimato!)

-chilometri percorsi annualmente (valore medio annuale!)

 

18- 300 LICENZE in più? NO, 3000!

Roma, 7 Febbraio 2003. Suoneranno le loro trombe? E noi suoneremo le nostre campane! E' un chiaro invito ad astenersi dal prendere i taxi. Le modalità le metteremo a punto nei prossimi giorni -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- in relazione alla attuazione delle minacce paventate dalla corporazione dei tassisti. La tecnica è sempre la stessa: creare un disservizio alla comunità, cioè prendere per il collo i cittadini, per ottenere condizioni di favore per la propria categoria. Nell'ottobre scorso fu firmato un accordo tra Comune di Roma (situazione analoga a Milano) ed associazione dei tassisti, che prevedeva un aumento delle tariffe e un incremento delle licenze. L'aumento è stato ottenuto ma delle 300 licenze in più neppure l'ombra. L'Assessore dell'epoca rimase a bocca aperta, gli utenti subirono un aumento tariffario e il (dis)servizio rimase. L'attuale Assessore sembra avere le idee chiare e speriamo che alle parole seguano i fatti.
Secondo una indagine effettuata lo scorso anno da Altroconsumo, solo il 19% dei taxi chiamati per telefono è arrivato prima di 10 minuti. A Roma ci sono 2,1 taxi per ogni mille abitanti a Londra ce ne sono 8,3, sempre per mille abitanti. Parlare quindi di 300 licenze in più ci appare del tutto limitativo, noi ne vorremmo 3000 in più! Anzi, ad essere chiari, vorremmo che il settore fosse liberalizzato, licenze e tariffe, che in questo modo si avrebbe miglior servizio a minor costo. L'esperienza in questo senso maturata in Nuova Zelanda è stata esemplare: nel 1989 (un esperimento più che decennale, quindi) c'è stata la liberalizzazione delle tariffe e delle licenze, accompagnata dalla fissazione di criteri di qualità e dai relativi controlli. Il risultato è stato eclatante: è migliorata l'offerta e le tariffe hanno subìto una differenziazione fino al 34%. Vogliamo prendere esempio dalle esperienze positive?

fonte http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=53890&tabella=TOTDocs

 

19-Scusate la domanda ingenua, ma il prezzo segnato sul tassametro è a persona?
1-la tariffa dei taxi decorre dal momento della partenza? Mi è capitato che un taxi, giunto al mio indirizzo di partenza, dove lo attendevo, aveva già il tassametro a 8 euro, conteggiati dal luogo dove si trovava il taxi stesso al momento della mia chiamata.

La procedura è corretta perché dal momento in cui un taxi viene ingaggiato dal cliente (anche telefonicamente) il tassametro deve essere messo in funzione, questo per 2 buoni motivi: 1)altrimenti un secondo cliente incontrato strada facendo potrebbe pretendere di diritto di salire a bordo, e in quasi tutti i regolamenti comunali è prevista una sanzione per il conducente che, senza giustificato motivo, rifiuta l'ingaggio; 2)da questo consegue che durante il percorso tra il parcheggio e l'indirizzo indicato il taxista sta gia "lavorando" per il cliente.

Naturalmente la cifra indicata dal tassametro deve essere ragionevole in proporzione con la distanza e il tempo impiegato tra il parcheggio e l'abitazione del cliente. 

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2-perché il tassametro non parte da zero?  È corretto quando la quota fissa di partenza è pari a 2,33 euro?

Appena messo in funzione, il tassametro parte con la cosiddetta quota fissa d'ingaggio, stabilita come tutte le altre voci che compongono la tariffa da ciascuna amministrazione comunale dove esiste un servizio di taxi. La quota di partenza varia quindi da comune a comune, ad esempio in giorno feriale orario diurno è: 2,33 euro a Roma; 2,00 a Milano; 3,00 a Torino; ecc. 

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3-gli autonoleggi con autista non hanno una tariffa imposta?

No, è una delle differenze sostanziali tra il servizio TAXI e quello NCC (noleggio con conducente)

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4-perché è così difficile trovare un taxi che accetti la carta di credito?

L'utilizzo delle carte di credito offre degli indubbi vantaggi, anche per l'esercente che le accetta:

 

-non si tengono grosse somme in cassa, a tutto beneficio della sicurezza

-non si hanno problemi con il resto

 

purtroppo rimangono degli svantaggi considerevoli:

 

1-per usarlo nel taxi occorre un terminale POS con telefono GSM incorporato, quindi in pratica ogni transazione costa come una telefonata di circa 1 minuto con un cellulare

2-i circuiti di carte di credito (visa, mastercard, amex, ecc.) detraggono un costo commissione tra il 2,5 e il 4%

3-l'acquisto del terminale POS, il cui costo non è indifferente, è a completo carico del taxista, oppure bisogna noleggiarlo a pagamento da una banca

4-anche i costi di manutenzione (riparazioni, sostituz.batterie ecc.) del POS sono a carico del taxista, oppure bisogna sottoscrivere un contratto di assistenza e manutenzione (a pagamento) con la banca che fornisce il POS

5-per utilizzare il POS non basta il conto corrente per uso familiare che tutti abbiamo ma bisogna aprirne uno ufficialmente intestato alla "azienda-taxi"

6-i circuiti di carte di credito vietano espressamente di applicare sovrapprezzi per l'utilizzo delle carte medesime, ed essendo le tariffe dei taxi imposte dall'amministrazione comunale, di fatto il taxista non può far altro che decurtare tutte le spese sopradette dai propri utili

7-in caso di successive contestazioni (carte rubate, il cliente non si ricorda della transazione, ecc. ecc.) il taxista si deve recare in banca o presso l'autorità che lo richiede per mostrare le ricevute delle transazioni contestate

8-alle volte è fisicamente impossibile arrestarsi senza bloccare il traffico per tutto il tempo necessario per effettuare la transazione (accensione del POS, strisciata della carta, stampa delle ricevute, firma delle medesime), non sono poi rari malfunzionamenti (segnale GSM debole in trasmissione dati), che obbligano a ripetere la strisciata più volte con ulteriori perdite di tempo.

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5-ho dimenticato una borsa all'interno del taxi, a chi devo rivolgermi?

Premettendo che se non ci si ricorda il numero del taxi la ricerca diventa problematica il primo tentativo da fare, per una ricerca più rapida, è presso ciascuna società radio-taxi, pregando di far girare un annuncio radio verso i loro associati.

 

Successivamente ci si può rivolgere agli uffici comunali competenti, ne riportiamo alcuni:

 

Torino - ufficio oggetti smarriti, v. Vigone 80 - tel. 011/4429246, lun.mer.ven. 9.00-12.00

 

Milano - ufficio oggetti smarriti, v. Friuli 30 - tel. 0288453908-9 lun.÷ven. 8:30-16:00.

Milano - ufficio autobubbliche, v. Messina n.53 - tel. 02/33601672.

 

Vicenza - ufficio oggetti smarriti, v. Monte Zovetto, 35 (stabile ex Zambon).

 

Ravenna - v. R. Gessi, 11 - tel. 0544/482279.

 

Roma - ufficio oggetti smarriti, v. Bettoni n°1

Roma - VII dipartimento, ufficio taxi, v. Capitan Bavastro 94 - tel. 06/57902327

Napoli - Galleria Principe di Napoli, tel. 5640453, lun.÷ven. 9:00-12:00

Si possono cercare altri indirizzi sul sito www.oggettismarriti.it o meglio sugli elenchi telefonici di ciascun comune.

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6-il tassista è tenuto ad emettere ricevuta fiscale per l'importo incassato a fronte del servizio?

I taxi sono esentati dall'obbligo di emissione di fattura o ricevuta fiscale ed inoltre il trasporto pubblico di persone in ambito cittadino non è gravato da IVA ( art.10 n°9 - DPR 633/1972). Su richiesta del cliente è consuetudine rilasciare una ricevuta in carta "semplice". Per percorsi extraurbani superiori a 50 km è invece obbligatoria la fattura.

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7-come si può ottenere la fattura, qual'è l'eventuale articolo che regola questa situazione?

i taxi sono esentati dall'obbligo di emissione di fattura o ricevuta fiscale in quanto il trasporto pubblico di persone in ambito cittadino non è gravato da IVA (art.10 n°9 - DPR 633/1972). Su richiesta del cliente è consuetudine rilasciare una ricevuta in carta "semplice", è anche possibile ottenere la fattura, comunque obbligatoria per percorsi extraurbani superiori a 50 km (e solo in questo caso si dovrà aggiungere l'IVA), ma considerando le particolari condizioni ambientali (a volte c'è appena il tempo per dare il resto prima che le auto dietro il taxi comincino a strombazzare) è ragionevole non pretenderla immediatamente, è invece molto utile portarsi dietro un biglietto prestampato con tutti i dati necessari: nome, cognome, ragione sociale, indirizzo, codice fiscale e partita IVA.

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8-quando scioperano i mezzi pubblici, anche i taxi scioperano?

Normalmente no, perché i taxisti sono lavoratori autonomi.

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9-c'è un supplemento di costo aggiuntivo per la chiamata telefonica del taxi?

Di solito no, ma ogni comune ha le proprie tariffe. Comunque il tassametro partirà dal punto dove si trova il taxi al momento della chiamata.

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10-come si fa a sapere il numero di telefono per chiamare il taxi in ogni città?

Il numero di telefono dei posteggi taxi, nelle città dove i posteggi sono provvisti di telefono, è normalmente riportato sugli elenchi telefonici alla voce "taxi". Purtroppo sono spesso poco aggiornati, e a volte, come a Roma, sono riportati numeri inesistenti da anni, perché la viabilità è cambiata e il posteggio è stato spostato (ma non il telefono, rimasto come un totem muto tra due spartitraffico), oppure il telefono è stato abbattuto dai vandali e mai ripristinato, oppure sostituito con un modello sperimentale ultramoderno che ha funzionato mai o per breve tempo (sempre a Roma circa 10 di questi apparecchi "sperimentali" furono installati in occasione dei mondiali di calcio 1990! sarà finita la sperimentazione? di sicuro non funzionano da un pezzo).

 

Di solito anche le soc.radiotaxi sono sull'elenco telefonico, per comodità riportiamo un breve elenco dei radiotaxi italiani, sicuramente non esaustivo (salvo errori ed omissioni).

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11-una volta un taxista mi ha detto che l'indirizzo dov'ero diretto era fuori dal limite di tariffa e che avrei dovuto pagare un sovrapprezzo. Che significa?

Le tariffe sono elaborate in modo autonomo da ciascun comune e valgono appunto all'interno del territorio comunale o di una determinata area urbana di detto territorio, al di fuori di questo si può avere o una maggiorazione (percentuale o forfettaria), o una seconda tariffa extra-urbana, oppure il prezzo è lasciato alla libera contrattazione tra taxista e cliente. Il maggior costo deve tener conto del tempo e del percorso che il taxi, appena lasciato il cliente, impiega per rientrare nella propria area di competenza.

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12-quando chiamo un radio-taxi mi chiedono nome, indirizzo e numero di telefono, come la mettiamo con la privacy?

L'indirizzo é evidentemente indispensabile, e il numero di telefono serve sia per la verifica dell'esattezza dell'indirizzo sia per avvertire il cliente di eventuali problemi (ritardi, strada bloccata, ecc.). In quanto al nome ha un valore puramente indicativo e si hanno problemi di riservatezza si può dare tranquillamente uno pseudonimo: se il taxi è stato chiamato da "Garibaldi" il taxista, giunto all'indirizzo, chiederà del signor Garibaldi.

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13-perché non si può sapere in anticipo il prezzo del taxi per un dato percorso?

Nelle città dove i taxi sono equipaggiati di tassametro è questo apparecchio che determina il prezzo, tenendo conto del tempo impiegato, la distanza coperta, l'orario se diurno o notturno, il giorno se festivo o feriale, il percorso se urbano o extra-urbano, eventuali supplementi; il tutto in conformità della tariffa decisa dall'amministrazione comunale. Il prezzo quindi può essere molto variabile e ingenerare dubbi nel cliente ma, e soprattutto a tutela dello stesso cliente, ci si deve attenere al tassametro. Comunque ogni taxista è in grado di dare una stima preventiva del costo, ma è ragionevole non pretendere che questa sia vincolante. 

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14-se venisse abolita qualsiasi licenza e liberalizzato veramente il settore ciò non creerebbe un bel po' di concorrenza a tutto beneficio dell'utente?

Se il beneficio sperato è la riduzione del prezzo della corsa e un maggior numero di taxi a disposizione rispondiamo nettamente di no. Per fare qualche paragone realistico dobbiamo considerare quei settori dove in passato esisteva uno stretto controllo amministrativo e che sono stati poi liberalizzati, citiamo ad esempio:

 

-R.C. auto (assicurazione responsabilità civile sulle vetture)

-affitto abitazioni ad Equo Canone

-carburanti

-autostrade

-treni

-autobus urbani

 

per quali di questi l'utente ha beneficiato di una riduzione di prezzo? Ovviamente nessuno. Solo la grande distribuzione dei supermercati ha permesso un contenimento dei costi, secondo la formula:

 

meno negozi ma più grandi con meno personale = costi d'esercizio diluiti su più clienti, quindi minor prezzo per il singolo cliente

 

Applicando lo stesso principio, l'unico che ha dato risultati, al nostro settore la formula diventerebbe:

 

meno vetture ma più efficienti, cioè su corsie riservate  = costi d'esercizio diluiti su più clienti, minor tempo impiegato, quindi minor prezzo per il singolo cliente.

 

 

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15-come funziona il nuovo sistema di pagamento per i disabili di Roma?

Ogni utente abilitato dispone di un bagget mensile di spesa ed è dotato di una card in tutto simile ad una comune carta Bancomat, tranne per un particolare:

dovendo limitare la spesa al solo utilizzo del taxi o di analogo mezzo di trasporto, la card viene accettata solo dai POS singolarmente abilitati.

 

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16-avevo bisogno di avere delle informazioni riguardanti il numero dei taxi a Milano e i loro consumi. Se mi potete fornire voi queste informazioni o se mi potete cortesemente dire dove le posso reperire.

17-sto svolgendo una tesi sul tema di Disegno Industriale alla facoltà di Architettura di Pescara che riguarda il progetto di una vettura Taxi-Bus.

L'introduzione al progetto riguarda una raccolta di dati statistici inerenti al movimento annuo dei mezzi pubblici. Vi pregherei gentilmente di inviarmi delle informazioni inerenti alle vetture Taxi circolanti nella città di Roma con dati riguardanti:

 

-n° tot. delle compagnie o cooperative presenti sul territorio

-n° di vetture tot. presenti sul territorio

-n° dei passeggeri che usufruiscono dei mezzi taxi annualmente (valore approssimato!)

-chilometri percorsi annualmente (valore medio annuale!)

 

18- 300 LICENZE in più? NO, 3000!

Roma, 7 Febbraio 2003. Suoneranno le loro trombe? E noi suoneremo le nostre campane! E' un chiaro invito ad astenersi dal prendere i taxi. Le modalità le metteremo a punto nei prossimi giorni -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- in relazione alla attuazione delle minacce paventate dalla corporazione dei tassisti. La tecnica è sempre la stessa: creare un disservizio alla comunità, cioè prendere per il collo i cittadini, per ottenere condizioni di favore per la propria categoria. Nell'ottobre scorso fu firmato un accordo tra Comune di Roma (situazione analoga a Milano) ed associazione dei tassisti, che prevedeva un aumento delle tariffe e un incremento delle licenze. L'aumento è stato ottenuto ma delle 300 licenze in più neppure l'ombra. L'Assessore dell'epoca rimase a bocca aperta, gli utenti subirono un aumento tariffario e il (dis)servizio rimase. L'attuale Assessore sembra avere le idee chiare e speriamo che alle parole seguano i fatti.
Secondo una indagine effettuata lo scorso anno da Altroconsumo, solo il 19% dei taxi chiamati per telefono è arrivato prima di 10 minuti. A Roma ci sono 2,1 taxi per ogni mille abitanti a Londra ce ne sono 8,3, sempre per mille abitanti. Parlare quindi di 300 licenze in più ci appare del tutto limitativo, noi ne vorremmo 3000 in più! Anzi, ad essere chiari, vorremmo che il settore fosse liberalizzato, licenze e tariffe, che in questo modo si avrebbe miglior servizio a minor costo. L'esperienza in questo senso maturata in Nuova Zelanda è stata esemplare: nel 1989 (un esperimento più che decennale, quindi) c'è stata la liberalizzazione delle tariffe e delle licenze, accompagnata dalla fissazione di criteri di qualità e dai relativi controlli. Il risultato è stato eclatante: è migliorata l'offerta e le tariffe hanno subìto una differenziazione fino al 34%. Vogliamo prendere esempio dalle esperienze positive?

fonte http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=53890&tabella=TOTDocs

 

19-Scusate la domanda ingenua, ma il prezzo segnato sul tassametro è a persona?
No, il prezzo è per vettura, fino alla capienza massima della stessa.

 

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