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Mercoledì 30 Agosto 2006

Dieci ore di confronto tra le organizzazioni sindacali alla vigilia della riunione della commissione consultiva

I taxi oggi presentano il conto

Bittarelli (3570): «Intesa solo se ci sarà l’aumento della tariffa»

Di Evangelisti

Dieci ore di riunione, una quarantina di partecipanti, 21 sigle sindacali e organizzazioni di tassisti rappresentate. Alla fine il parlamentino delle auto bianche ha stilato una serie di richieste. Che partono da un punto: prima si deve aumentare la tariffa («è un elemento pregiudiziale, è ferma dal 2001», ha detto Loreno Bittarelli, del 3570). Poi si è tentato di mettere nero su bianco la lista delle “precisazioni” da presentare questa mattina in Campidoglio, nel corso della riunione della commissione consultiva sui taxi. Che fine farà il potenziamento dei turni accettato nell’accordo del 23 luglio, in base al decreto Bersani e al confronto con il sindaco Veltroni? Ok, ma deve essere ribadito che il numero di 2.500 (1.000 al mattino, 1.000 al pomeriggio e 500 di sera) auto bianche in più in servizio è un’eventualità massima, non applicabile nei mesi in cui c’è meno lavoro (fine luglio, agosto, inizio settembre, gennaio). I rinforzi in occasione di eventi particolari? Sì, ma solo se il Campidoglio, per iniziative come la Notte Bianca, garantisce “corridoi di mobilità” per i taxi, che non devono restare intrappolati.
La “squadra speciale” di taxi (100) che garantiscono il servizio solo alla stazione Termini? Si può fare, ma con il riconoscimento di un supplemento. E il Comune deve prevedere, dal punto di vista strutturale, alla stazione un’area delimitata per questi taxi - con la distinzione fra quelli diretti in centro e quelli per altre zone. E anche un punto specifico per i radiotaxi. La ricerca di una linea comune fra tutte le associazioni dei tassisti ha trovato un intoppo quando si è trattato di parlare della tariffa prefissata per (e da) gli aeroporti. Qui ha puntato i piedi l’Ugl, sono stati chiesti dei correttivi nel caso vi siano dei contrattempi lungo la strada del tassista che svolge servizio sull’aeroporto. Ma la sperimentazione per sei mesi della tariffa di 30 euro per Ciampino e 40 per Fiumicino (da e per le Mura Aureliane) dovrebbe passare. Il nodo vero semmai è sui sostituti alla guida. Chiedono le organizzazioni dei tassisti: va bene potenziare i turni, ma non si può obbligare il singolo tassista, titolare della licenza, ad assumere un sostituto alla guida. Può ricorrere - dicono i tassisti -, se vuole, a un familiare o avere anche la libertà di fare lui stesso gli “straordinari”.
Il problema è che quest’ultima eventualità non è prevista dal decreto Bersani. L’accordo che fu trovato dal ministro, proprio grazie alla mediazione di Veltroni, affida alle cooperative di tassisti il compito di assumere un determinato numero di sostituti alla guida da utilizzare per il potenziamento del servizio. La ragione è che un tassista alla guida di un’auto bianca per dodici-tredici ore non può dare garanzie sul fronte della sicurezza. La controproposta dei tassisti? Una sorta di “orario spezzato” per il tassista che voglia lavorare di più nell’arco della giornata.
Come finirà questa mattina? I tassisti insisteranno molto anche sull’adeguamento della tariffa e su una lotta dura contro gli Ncc non romani. Ma i margini per l’“accordo sull’applicazione dell’accordo” sembrano esserci. Ieri l’assessore Mauro Calamante ha spiegato: «Il decreto Bersani ora è una legge dello Stato e va applicato. Ci offre un menu di opzioni, di possibilità, per migliorare il servizio. Noi, in base all’accordo raggiunto con i tassisti a luglio, abbiamo semplicemente deciso di utilizzare alcune di quelle opzioni: i turni integrativi e la tariffa predeterminata per gli aeroporti. Ora speriamo di trovare un clima costruttivo da parte dei tassisti».
E i sindacati dei tassisti? Laconica Maura Tirillò, della Cna: «Penso che l’accordo sia a pochi metri». Da un altro punto di osservazione, più vicino alla destra, Giuliano Falcioni (Ciisa), è prudente: «Accordo possibile, anche se non arretreremo di un millimetro».

 

 

Mercoledì 30 Agosto 2006

«L’accordo è quello di luglio Da verificare pochi dettagli»

L’accordo con i tassisti c’è ed è stato sottoscritto a luglio. Ora si tratta solo di definire alcuni particolari. Il sindaco Walter Veltroni ieri mattina ha voluto ribadirlo: «Siamo persone serie, non è possibile che dopo un mese si metta tutto in discussione». Per questo, la riunione della commissione consultiva fissata per questa mattina alle 10.30 non porterà a una rivoluzione del testo. L'assessore alla Mobilità, Mauro Calamante, secondo il sindaco, incontrerà le associazioni dei tassisti «per vedere solo se ci sono dettagli da precisare sull'accordo che è stato raggiunto già a luglio». E ha ribadito: «Ci saranno 2500 taxi in più, intendo come turni non come nuove licenze, così come concordato con i tassisti, anzi come in qualche modo da loro era stato proposto. Comunque, c’è uno spirito costruttivo, l’accordo era stato raggiunto tutti insieme». Eppure, dalle associazioni che rappresentano i 5.900 tassisti romani sono arrivati diversi segnali che frenano rispettano ai sorrisi e ai festeggiamenti di luglio. «Ho tanto rispetto per le organizzazioni sindacali dei tassisti - ha sottolineato Veltroni - Abbiamo preso un accordo qui più di un mese fa. La questione non è in discussione. Siamo disposti a rivedere dei dettagli, ma l’accordo è quello già preso».