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Venerdì 4 Agosto 2006

Operativa la Bersani-Visco: farmaci nei supermercati e conto corrente ad hoc per i professionisti. Fondi immobiliari privilegiati nelle compravendite

Fisco e liberalizzazioni, ecco tutte le novità

Per l’atto di acquisto di auto e moto usate nei Comuni si spenderanno meno di 20

ROMA - Se per vedere i farmaci al supermercato o per l’aumento dei taxi nelle vie delle città occorrerà aspettare ancora qualche mese, le compravendite di auto, moto e barche usate costeranno meno da subito. Da oggi è pienamente operativa, infatti, la norma del decreto Bersani-Visco (approvato definitivamente ieri dalla Camera) che “assegna” ai Comuni e non più ai notai la vidimazione del contratto fra le parti. Un’operazione che costerà meno di 20 euro contro i circa 50 chiesti finora mediamente dagli studi notarili.
L’annuncio è dell’associazione nazionale dei Comuni. «La normativa ha stabilito esplicitamente che non vi siano costi - rileva Potito Iascone consulente tecnico-giuridico dell'Associazione nazionale dei comuni - pertanto chi si rivolge al Comune per realizzare il passaggio di proprietà ha due sole spese: la marca da bollo che deve essere applicata sull'autentica della firma, che costa 12,26 euro, e i diritti di segreteria, diversi da Comune a Comune ma in media non superiori ai 5-6 euro».
La procedura da seguire per realizzare il passaggio di proprietà, spiega Iascone, è semplice: le parti devono recarsi presso gli uffici comunali dove si autenticano le firme e fare autenticare l'atto di alienazione, cioè la scrittura privata che stabilisce la compravendita del veicolo (auto, motocicletta e rimorchi di peso superiore a 750 kg, non i ciclomotori perchè non sono beni mobili registrati) e quindi recarsi a depositarla presso gli uffici del Pubblico registro automobilistico; sarà poi il PRA a comunicare direttamente alla Motorizzazione l'avvenuto passaggio di proprietà.
Tutti i comuni, sottolinea Iascone, hanno già in funzione l'ufficio per l'autentica delle firme e quelli più grandi li hanno anche decentrati nelle circoscrizioni. È indubbio, però, che adesso le persone che vi si recheranno saranno molte di più e che i Comuni dovranno rafforzare il servizio con costi aggiuntivi.
Il decreto Bersani comunque prevede che la compravendita di veicoli possa avvenire anche presso le agenzie di pratiche auto che hanno attivato gli Sportelli telematici dell'automobilista. Gli sportelli hanno la facoltà di dialogare in via telematica con il Centro elettronico della Motorizzazione e del Pra e quindi immettervi direttamente la registrazione del passaggio di proprietà.
Decisamente meno piacevoli altre novità sul fronte fiscale. La griglia di misure destinate a frenare il fenomeno dell’evasione fiscale prevede ad esempio l’obbligo per i professionisti di dotarsi di un conto corrente ad hoc (le cui spese di aperture saranno deducibili dalle imposte) destinato alla registrazione esclusiva degli incassi e delle uscite della propria attività professionale. La stretta fiscale coinvolge anche i clienti: d’ora in avanti sarà vietato pagare in contanti un un professionista per cifre superiori ai 100o euro. Questa soglia scende a 500 euro dal luglio 2007 e a 100 euro dal luglio 2008.
Altra novità importante è quella sulle ristrutturazioni edilizie: dal prima ottobre la deduzione scende dal 41 al 36% ma anche l’Iva sugli acquisti cala dal 20 al 10%.
In campo immobiliare quando si compra una casa le imposte continueranno ad essere pagate sul valore catastale ma scatta l’obbligo di dichiarare nel rogito il valore effettivo dell’immobile e le modalità di pagamento. Sarà obbligatorio anche indicare se è stata pagata un’agenzia immobiliare, in quest’ultimo caso - per le operazioni effettuate dal 2007 - si ha diritto a detrarre fino a 100 euro dalla dichiarazione dei redditi.
Più contratata è stata la definizione del regime fiscale dei trasferimenti immobiliari nel caso delle aziende. La versione originaria prevedeva il passaggio dall’Iva all’imposta di registro e la restituzione dell’Iva già recuperata dalle imprese. Un assetto che avrebbe previsto esborsi giganteschi per gli operatori del settore. Nella versione finale il vecchio regime Iva resta per le case nuove, vendute dal costruttore entro quattro anni. Per gli altri si aggiunge un ulteriore prelievo del 4 per cento. Che però viene dimezzato al 2 per cento, con un regime privilegiato, per fondi immobiliari e altri soggetti finanziari.