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Concorsi taroccati, ore decisive a NettunoSaranno ascoltati martedì dal giudice i tre ex amministratori e il consulente esterno

Il tempo sabato 5 agosto 2006

Le indagini in Comune per falso ideologico e abuso d’ufficio

 

di COSIMO BOVE. SARANNO ascoltati martedì mattina dal giudice per le indagini preliminari Gisberto Muscolo, i tre ex amministratori ed il consulente esterno al comune indagati dagli agenti di Polizia del Commissariato di Anzio per falso ideologico ed abuso d’ufficio. Diverse al momento le misure restrittive adottate dal Pubblico ministero del Tribunale di Velletri Luigi Paoletti nei confronti dei quattro indagati: obbligo di presentazione e di firma due volte al giorno per l’ex assessore ai Servizi sociali Marcello Armocida, per l’ex dirigente dell’area economico - finanziaria Antonio Boni, e per il presidente del consorzio «Trasporto di persone» Roberto Proietti. Ancora nessuna restrizione al momento, anche se rimane indagato, l’attuale dirigente dell’area ambiente e sanità Benedetto Sajeva, per il quale si deciderà per la sospensione o meno dall’incarico pubblico, dopo l’interrogatorio di garanzia previsto per la mattinata di martedì. Per tutti l’accusa è quella di falso ideologico ed abuso d’ufficio, anche se diversi sono gli episodi che hanno portato alla misura restrittiva: a far cadere nelle maglie delle forze dell’ordine Boni, Proietti e Sajeva, un concorso taroccato per Ncc bandito a Nettuno all’inizio dello scorso anno, mentre per Armocida l’accusa è quella di aver favorito alcuni cosiddetti «amici» nelle autorizzazioni per ambulanti nel borgo medioevale. Proprio l’ex assessore ai Servizi sociali Marcello Armocida ha intanto indetto, per martedì pomeriggio, una conferenza stampa all’interno dell’Astura palace hotel per raccontare la sua verità sull’intera vicenda giudiziaria.

 

 

 

Il tempo venerdì 4 agosto 2006

«Atti pubblici truccati», quattro nella rete

 

di COSIMO BOVE. LA BUFERA giudiziaria che ha coinvolto l’ex amministrazione comunale di Nettuno sembra non avere fine. Stavolta a finire nella rete del Commissariato di Anzio (agli ordini del vice Questore Mauro Baroni) sono stati due dirigenti e un assessore della disciolta amministrazione comunale, e il presidente di un consorzio per Ncc (noleggio con conducente) di Roma. Tre le misure cautelari imposte, con l’obbligo di presentazione e di firma, due volte al giorno, per l’ex assessore ai Servizi sociali e turismo Marcello Armocida, per l’ex dirigente dell’area Economico-finanziaria Antonio Boni, e per il presidente del Consorzio trasporto di persone Roberto Proietti, 58 anni. Indagato, e sarà ascoltato stamattina dal gip Gisberto Muscolo, l’attuale dirigente dell’area Ambiente e sanità Benedetto Sajeva. Per tutti l’accusa è falso ideologico continuato e abuso d’ufficio. Un’indagine questa, che può essere considerata un’evoluzione di quella che durante lo scorso mese di novembre portò all’esecuzione di 21 ordinanze di custodia cautelare in carcere per malavitosi locali, assessori e dirigenti del comune di Nettuno. L’indagine, già corposa, è stata portata avanti con l’acquisizione di ulteriori elementi su due episodi particolari: un concorso per Ncc da 20 posti bandito dal Comune durante lo scorso anno e l’assegnazione di posti come ambulanti all’interno del borgo medioevale della città del tridente. «Il concorso - spiegano dal Commissariato - doveva essere espletato secondo procedure di titoli di merito e prova orale. Dalle indagini però, anche con intercettazioni, ci risultò subito evidente che il concorso tendeva a favorire determinati soggetti del luogo, su indicazione di alcuni personaggi già coinvolti nella precedente inchiesta. Due giorni prima del nostro blitz di novembre però, il concorso fu azzerato: i componenti della commissione infatti (Boni, Sajeva e Proietti) consci delle nostre indagini, stilarono un nuovo verbale, inserendo un voto minimo per la prova orale in modo che nessuno potesse superare il concorso. Per loro sfortuna però, abbiamo ritrovato in un ufficio l’originale del verbale scritto a penna con i criteri stabiliti per il concorso». A vedere coinvolto l’ex assessore invece, una vicenda legata all’assegnazione di posti per ambulanti all’interno del borgo medioevale. «C’erano quattro posti da assegnare - continuano dal Commissariato - e l’ex assessore, assieme a un collega di giunta, negava i posti a chi ne faceva richiesta per assegnarli ad amici. Le indagini - concludono - non sono ancora terminate».