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Febbraio 2007
Liberalizzazioni finalizzate solamente al consenso
di IVANO ZANGRANDI
 

E così il figlio del benzinaio, mestiere di tutto rispetto, sia ben chiaro, ha partorito la "lenzuolata".


Da tempo si sta esercitando in quella funzione tramandata egregiamente dai vecchi compagni del Pci. Sto parlando di quell'arte, ben conosciuta nella politica, che il dialetto piacentino chiama "pelare la gallina senza farla piangere".


E' bravissimo il ministro Bersani, vende fumo prendendosi il merito del coraggioso, accontentando il proprio elettorato che applaude inconsapevole del fatto che tutto si ritorcerà, regolarmente, contro se stesso. Mi spiego meglio. In passato ha liberalizzato le licenze commerciali e questo ha portato un aumento dei costi di distribuzione e di conseguenza del prezzo finale. Non crede più nessuno al piccolo commerciante cattivo e speculatore che ha trasformato la lira in euro. Vi risulta forse che negli ipermercati sia successo qualcosa di diverso?
Sono solo i tempi diversi di approvvigionamento merci ad aver fatto la differenza, ma il litro di latte che una volta costava 1000 lire adesso costa un euro?ovunque. Poi, passando dai taxi ( ma quanti di voi lo ha preso qualche volta? ) notai ecc?è arrivato all'abolizione della spesa di chiusura dei conti correnti. Intervento sacrosanto, concordato con le banche che nel frattempo hanno aumentato le spese di invio estratto conto ed altre, incassando di fatto almeno 15 euro l'anno per ogni rapporto. Il che vuol dire che, calcolando una durata media di una decina di anni, si paga profumatamente, ed in anticipo le antipatiche spese di chiusura rapporto. Come dire: a voi banche un maggiore guadagno e a me il ritorno politico.


Ovviamente il Ministro, tanto attento a fare quello che in Europa fanno da anni, non si sogna nemmeno di chiedere alle banche di allineare le commissioni che ogni negoziante paga quando accetta una carta di credito. Sto parlando di un vero furto, che Neelie Kroes, la commissaria europea responsabile della Concorrenza spiega così "Per accettare la stessa carta di credito, un commerciante in Italia può pagare una cifra di quattro volte superiore a quella pagata in altri paesi europei".

 
Ora l'apprezzato Ministro piacentino ( ma sempre candidato nel Collegio di Fidenza) abolisce le spese di ricarica dei telefonini, con un sicuro ritorno politico e popolare specie da parte dei giovani. Premesso che alcuni operatori già danno da tempo la possibilità di ricaricare senza costi, l'On Bersani sembra ignorare il vero furto che le stesse compagnie attuano quotidianamente con le tariffe.
Basta infatti andare a leggere sul sito del Garante per le Telecomunicazioni le innumerevoli sanzioni comminate alle stesse che però continuano e temo continueranno ad inventarsi nuove trappole facilitate dal regime di monopolio che sembra essersi creato in quanto sembra si sia costituito un vero cartello, come avvenuto in altri settori. Basti pensare che tutti vendono un servizio ADSL flat ( prezzo fisso mensile ) garantendo velocità max incredibili. Ma quando molti utenti sono connessi, queste velocità di riducono pesantemente.
E' come se in una pizzeria il gestore dicesse : prezzo fisso e birra gratis fino a 10 litri. Accattivante?ma ingannevole. Infatti se i clienti sono 50, resta giusto un bicchiere a testa per non soffrire la sete. Restando in tema telefona potremmo parlare poi di quanto uno sprovveduto cliente può pagare al minuto per avere un semplice numero di un altro abbonato. Vi sfugge forse che questi servizi sono spuntati come funghi? Oppure dei prezzi pagati dai fissi per chiamate ai cellulari. Meccanismi incredibili per fregare gli utenti che meriterebbero una pagina a sé.
 

Tornando alle banche potremmo parlar dei tassi che si adeguano velocemente al ribasso ma quasi mai al rialzo, parlare del patrimonio compreso nei cosiddetti fondi dormienti, o chiederci che fine hanno fatto tutti quei parlamentari che emendavano la legge sul risparmio chiedendo di rimborsare gli investitori truffati dai Bond Argentina, Parmalat o Cirio.

Parlare dei carburanti poi, è come sparare sulla croce rossa. Il petrolio costava quasi 80 dollari al barile pochi mesi fa, la settimana scorsa ne costava 50? avete forse notato un calo dei prezzi proporzionato quando fate rifornimento?


Un'ultima considerazione per chiudere: questo è il paese dei furbi, e la politica non sembra essere esente da questa colpa. Sta palesemente dalla parte dei poteri forti, non si occupa dei problemi veri della gente, ma solo di consolidare il proprio potere, di alimentare se stessa. Infatti si liberalizza ma in politica, è evidente, non esiste concorrenza, c'è gente che ci vive da una vita e ovviamente nessuno ha intenzione di cambiare questo stato di cose.


Ho sentito Prodi dire che bisogna abbassarne il costo, salvo poi aumentare il numero delle poltrone, inventarsi nuovi Enti inutili per piazzare gli amici. Vediamo ministri ( avete letto bene ) che vanno in piazza a protestare contro il governo?ma si porterebbero anche la poltrona però. Liberalizzare per gli altri, difendere la poltrona per sè, anche senza nessuna dignità ne rispetto per il proprio elettorato, questa è la regola.