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la Gazzetta di Lucca

Taxi che non sono taxi: nel mirino dei vigili finiscono gli Ncc

venerdì, 4 novembre 2011

Si chiamano Ncc, ovvero noleggio con conducente, ma, in questo caso, facevano la funzioni dei taxi senza esserne autorizzati. Un'operazione congiunta della polizia municipale di Lucca e Altopascio, durata molti mesi, ha portato alla luce un uso improprio di questa forma di trasporto che sta prendendo sempre più piede, anche a causa del blocco delle licenze dei taxi.

Tutto è partico - come hanno spiegato in una conferenza stampa il facente funzione di comandante della polizia municipale di Lucca Stefano Carmignani, il comandante di Altopascio Domenico Gatto e l'ispettore Eleonora Danesi che ha coordinato sul campo l'attività investigativa - quasi un anno fa, quando, su segnalazione di alcuni tassisti e associazioni di categoria sono stati intraprese alcuni controlli per verificare se queste offerte di servizio corrispondevano a quanto previsto dalla legge. Il servizi di Ncc, lo ricordiamo, deve avere una base fissa da cui partire per il trasporto delle persone e presso la quale deve stare, non può effettuare servizi volanti e dà vita ad un vero e proprio contratto con l'utente e svolgere attività nel comune in cui si è richiesta la licenza. Circostanza questa che ha fatto insospettire i vigili di Altopascio che hanno appurato ben 15 licenze per una popolazione di sole 1500 persone. Tanto per avere un raffronto, a Lucca (sede di provincia e con ben 89.204 abitanti, n.d.r.) le licenze di Ncc sono solo 19.

A quel punto sono scatti i primi controlli, dapprima con un'attività di verifica delle autorizzazioni attraverso gli uffici dei rispettivi comuni, poi, grazie a servizi di pattuglia in borghese, i vigili sono scesi in strada. E hanno scoperto, tra l'altro, in un caso, che la sede dove si doveva trovare l'autorimessa era... un campo di granturco. Non solo. Molti dei casi controllati non rispettavano la normativa e caricavano direttamente clienti senza passare dall'autorimessa, circostanza questa che è stata appurata proprio dagli agenti che si sono finti clienti. Alla fine, sono state riscontrate irregolarità per ben 8 delle 34 licenze. Inevitabili le multe e, soprattutto, il fermo amministrativo dei veicoli per un periodo da due a otto mesi.

"Questa vicenda - spiega il comandante Carmignani - somiglia a quella di qualche anno fa che riguardò i ristoratori: bloccate le licenze, molti si arrangiarono in modo surrettizio con i circoli privati. Ora la stessa cosa sta succedendo nel campo dei trasporti".